Nuovi sindaci: sfide ed opportunità

Roberto_BorgianiIntervento di Roberto Borgiani, Direttore Confesercenti Pesaro Urbino e Marche.

Lo scorso 2 di giugno, in singolare coincidenza con la festa del settantennale della Repubblica, anche nella nostra provincia sono stati eletti molti nuovi sindaci. Fossombrone, Fermignano, Mondolfo e altri …. da quel giorno per effetto di un semplice ed esemplare sitema elettorale maggioritario hanno nuovi sindaci che governeranno almeno per i prossimi cinque anni.
Intanto gli facciamo gli auguri. Hanno da mantenere le loro promesse  e rispettare le tante aspettative create. E devono farlo in un quadro normativo ed economico non facile per usare un eufemismo.Sono perlopiù molto giovani ed hanno quindi dalla loro parte la forza dell’entusiasmo e la passione dell’incoscienza.
Governeranno centri medio piccoli come la stragrande maggioranza dei nostri comuni. Anzi, tutti tranne tre, ora che anche Urbino, a dispetto del blasone, sembra calare sotto la soglia dei 15 mila abitanti.
Sottolineo questo dato per lanciare una riflessione sulla opportunità, o meglio, sulla necessità di politiche di aggregazione di politiche, di servizi e di funzioni fra i nostri comuni.
Riflessione che porti ad approdi meno improvvisati delle fusioni che sono miseramente abortite nei mesi scorsi. Che faccia superare l’irrazionale campanilismo in un’ ottica di sistema e di ambiti territoriali omogenei, di comunionioni di interessi, di economicità di esercizio delle funzioni e di resa dei servizi alla popolazione.
Tanto per stare agli ambiti del commercio e del turismo si potrebbe fare in questa ottica un bel salto di qualità per la difesa della rete commerciale diffusa, per il sostegno all’insediamento di nuove attività commerciali nei nostri centri minori che vanno via via spopolandosi anche di funzioni oltre che di persone. E, per il turismo, si potrebbero organizzare nuove politiche di accoglienza mettendo davvero in rete le tante belle cose che esistono e che si fanno nel territorio. Invece di pensare al nuovo e distruttivo Outlet  a Marotta tanto per fare un esempio.
In ciò potremmo essere aiutati dalla nuova programmazione per la spesa dei fondi comunitari (FSE, FESR con l’esperienza dei GAL, Fondo per l’agricoltura, ma anche quello per la pesca).
Certo serve un approccio nuovo. Serve pensare ai processi di integrazione fra i comuni come ad un risultato indispensabile fare nuove politiche piuttosto che a un mezzo per continuare a fare vecchie politiche. E’ una sfida dura. Ma forse i nuovi sindaci vorranno provarci.

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